Lettera aperta in risposta al WDC.

A cura dell’ANMB, IMWD E IDSA Premessa Con un solo comunicato ANMB, IMWD, IDSA sono state espulse dalla World Dance Council con effetto immediato. Decisione presa dalla direzione WDC il 16 Settembre 2021. Le motivazioni? Non sono ben chiare e forse non esistono. Di fatto, hanno espulso la maggioranza dell’NDC ITALY. Il WDC nel momento storico del suo massimo declino, con un “colpo di spugna”, dimenticando più di 70 anni di storia, espelle tre Organizzazioni nazionali su cinque: questo è un esempio, come tanti, per raccontare come nel WDC la democrazia è un qualcosa di scomodo.

Perché è avvenuto questo? Solo per il semplice fatto che ANMB, IMWD e IDSA rappresentano la maggioranza numerica nelle votazioni NDC Italy e unite non erano sulla stessa frequenza del Presidente WDC e risultavamo scomodi alla persona di fiducia del Presidente WDC. Racconteremo, con la calma che ci contraddistingue, i tanti episodi, gli avvenimenti e tutte le nostre esperienze, supportate da documentazione, cercando di mettere in evidenza la facilità del Presidente WDC di “disporre” a suo piacimento di di una “democrazia fatta con la plastilina”.

Perché parliamo di plastilina? La plastilina è un “materiale povero” modellabile in base all’opportunità e al momento e al genio. Quando in un sistema si scompagina l’identità umana, il valore della rappresentanza, il potere della maggioranza nella democrazia e ancor peggio il valore di una Nazione, come la nostra amata Italia, significa che dietro a tutto questo, si nasconde il nulla senza fine, di persone prive di ogni valore e principio, che per non perdere “minuti sporchi interessi e un ridicolo potere” sono capaci di tutto. Ancor peggio risulta tutto questo, quando chi decide non ha tenuto conto dei numeri, della storia di una nazione e del livello di qualità che rappresentano ANMB, IMWD e IDSA.

Vogliamo parlare di numeri? La maggioranza (circa il 99%) dei Professionisti italiani è iscritta nelle tre organizzazioni: ANMB, IMWD e IDSA. Tra questi grandi numeri corre l’obbligo di annoverare che nelle tre organizzazioni sono iscritti tutti i “TOP LEVEL” tra Ballerini Competitori, Giudici e Insegnanti, Campioni del Mondo, Finalisti nelle più importanti Competizioni Internazionali. Senza tralasciare un calendario importante e partecipato di eventi regionali, nazionali e internazionali, quest’ultimi i più noti nel panorama mondiale con matrice “made in Italy”.

Quindi cosa si cela dietro questa decisione? Quali sono le nostre, secondo la WDC, gravi mancanze, non è dato saperle neanche dal loro comunicato. In questi giorni abbiamo cercato di capire e siamo giunti alle seguenti deduzioni. Comprendiamo la grande preoccupazione del Presidium e del Presidente WDC di dover osservare la maggioranza delle organizzazioni italiane (ANMB, IMWD e IDSA) che dal 2018 riescono a discutere, cooperare e collaborare per il bene dell’Italia. Comprendiamo la loro preoccupazione quando vedono che noi mettiamo in atto la parola “libertà di Danzare, di Giudicare, di Competere, di Insegnare” sempre e ovunque. Comprendiamo la loro preoccupazione che il logo WDC non è presente in nessun evento in Italia, ma la WDC non sa che ogni competizione ha un organizzatore privato che gestisce al meglio il proprio evento. Noi, non ci permetteremo mai di obbligare nessuno a fare qualcosa di diverso dalla propria coscienza e dalla libera volontà. Per la WDC sicuramente, da quanto emerge, la parola libertà assume un significato differente. Sicuramente uniti e collaborativi siamo risultati “pericolosi” per il WDC. Non sarebbe cambiato nulla, se rimanevamo immobili e inerti e in silenzio. Non saremmo qui a scrivere, se non ci fossimo accorti che in WDC, il potere assoluto si ottiene applicando il “dividi et impera”. Purtroppo per la WDC, dopo 20 anni di danni che hanno provocato in Italia, ci siamo resi conto di quale progetto “famelico e diabolico” ispira questi signori, se tali li possiamo ancora considerare. Ma dopo avremo modo di approfondire per capire meglio e nel dettaglio tutto questo.

Cosa ha scelto la WDC? Ha scelto di farsi rappresentare nel “ramo italiano WDC” solo da una minoranza che rappresenta circa dell’1%. Questo ramo, oggi evidentemente secco, è governato da chi appena 10 giorni fà richiedeva il nostro aiuto. Sembrava di essere di fronte a chi avendo perso tutto, implorava la nostra collaborazione, quasi come chi ha bisogno di “ossigeno” e non è più in grado di garantire un circuito per la propria organizzazione. Ma la WDC è a conoscenza di questi fatti? E’ in grado di capire che quando si fa una scelta bisogna essere capaci di farla e di ponderare tutto? Possiamo solo affermare che la WDC in Italia ha fallito e come già da tempo era prevedibile. Eppure, siamo a conoscenza che il Presidente WDC si è scelto “motu proprio” (per motivi che terremo per noi) una persona di fiducia italiana: Caterina Arzenton. Questa Signora avrà raccontato tutta le verità al suo Presidente? Siamo sicuri che non abbia anche lei travisato o modellato la sua “plastilina” a suo modo, costume, esigenza e piacimento? Ma questo ci interessa poco, tanto la signora ha più volte dimostrato di mettere al primo posto i suoi interessi e poco quelli della WDC, tanto meno quelli dell’Italia. Non dimentichiamo che è stata capace di scrivere di suo pugno le dimissioni dal WDC in una assemblea dove eravamo tutti presenti; dimissioni di cui conserviamo copia, motivate dal fatto che in quella occasione era opportuno dimettersi. Ma questi oggi rimangono problemi domestici in seno al WDC. Non ci appartengono più. Come in passato, ci interessa poco tutto l’ambiente WDC. Ci consola l’apprezzamento e il rispetto in ambienti molto più importanti e liberi a livello internazionale. A questi ambienti dimostreremo tutto il nostro interesse a collaborare. Storia: la WDC ha tradito continuamente . Siamo nei primi decenni del ‘900, in Italia si manifestavano i “primi arbori del ballo”, cioè di un fenomeno sociale che poi ci ha condotto fino ai giorni odierni nella sua totale diversità organizzativa e sociale della Danza, del Ballo e della Danza sportiva. Il fenomeno danza, ballo e danza sportiva in quell’epoca ebbe la sua più importante diffusione nel Mondo, nel continente Europeo ed in Italia. Diverse personalità dell’epoca si unirono nella storica Associazione Nazionale Maestri di Ballo (Ente per Professionisti), di seguito vennero costituite altre realtà come la FIPD e la FITD. L’ANMB che deteneva la maggioranza numerica e primi rapporti internazionali, si univa ad altre organizzazioni estere per costituire l’organo che avrebbe rappresentato tutti i ballerini, insegnanti e giudici a livello mondiale: nacque il Word Dance & Dance Sport Councill. Nel frattempo che il fenomeno Danza acquisiva un valore sempre più popolare, ed in ogni nazione, ivi compresa l’Italia, a livello internazionale venivano organizzati i primi Campionati Europei e Mondiali WD&DSC. In Italia nacquero le prime Federazioni Amatoriali, non una, ma tante, che hanno permesso il diffondersi della Danza e del Ballo a livello amatoriale. Un “boom artistico e sociale” senza eguali, spinto dall’entusiasmo del meraviglioso mondo che in esso era racchiuso, che allo stesso tempo per il professionismo rappresentava una risorsa economica e occupazionale senza precedenti, per il settore amatoriale sempre più crescente, che annoverava una diversificata qualità che da li a poco avrebbe portato la nostra Nazione ad ottenere prestigiosi titoli. Quindi in Italia ANMB, FIPD e FITD si occupavano dei Professionisti e Fiab (dopo chiamata Federdanza), Cisba, Cibs, Asiba, etc si occupavano degli Amatori. Fu nei primi anni ’90 che a livello nazionale si inizio il processo di unificazione del mondo amatoriale sotto l’unica sigla che oggi riconosciamo come FIDS e che in seguito venne riconosciuta come Federazione dilettantistica per la Danza Sportiva del Coni. Nel frattempo, a livello internazionale amatoriale da un decennio la WDSF (federazione amatoriale internazionale) confermava la sua importanza globale nell’organizzazione delle attività competitive di carattere internazionale. Nello stesso periodo per il mondo dei Professionisti la WD&DSC svolge la sua attività internazionale per i Professionisti. Da li a poco questa struttura prese il nome di WDC, con il neo eletto e attuale Presidente in carica Mr. Donnie Bunrs. In Italia, un po’ prima di questo periodo, nel settore professionistico venne costituita lo storico CIDS (Consiglio Italiana Danza Sportiva), che ottenne il riconoscimento di “full member WDC” per l’Italia. Quindi, tutto si svolgeva in un clima di rispetto dei ruoli e della totale collaborazione per le singole e differenti strutture e nel rispetto delle regole.

Dal 2004 iniziarono i problemi per l’Italia prima e a seguire poi, per tutto il Mondo. Il Presidente WDC entrò in contrasto con la FIDS, all’epoca capitanata dal Sig. Ferruccio Galvagno. Lotta che non risparmiò nessuno: ballerini amatori e professionisti, insegnanti e tutti coloro che a diverso titolo facevano parte del nostro mondo. Il motivo del contrasto era evidente e sotto gli occhi di tutti: le federazioni internazionali e nazionali avevano oltrepassato il limite del proprio campo di azione, pertanto da entrambi i fronti si contendeva l’opportunità di occuparsi in modo sovrapposto del settore amatoriale e professionistico. Una guerra senza eguali, che coinvolse da prima l’ANMB che a differenza di FIPD e FITD, si prodigo alla difesa del WDC. In quell’epoca l’ANMB, con il suo Segretario Generale Jerry Abrate, si rese disponibile alla costituzione dell’International Dance Union (IDU), come risposta internazionale della WDC alla WDSF, pertanto venne scelta la nostra nazione per celebrare il primo Campionato del Mondo per amatori IDU. La WDC dimentica che l’intera organizzazione fu sostenuta economicamente dall’ANMB. FIPD e FITD seguirono la FIDS, distaccandosi dal WDC, fino a estingue la loro opera, che venne sostituita dall’attuale MIDAS. I contrasti furono “spietati”, senza nessuno sconto tra i vari Presidenti ANMB e il Presidente FIDS. che si sono succeduti.

Nel 2006 il Tribunale di Modena emesse una sentenza nella quale ufficializzava che ANMB era legittimata a organizzare il proprio Campionato Italiano, senza dover sottostare al regolamento sportivo FIDS. In Italia i fronti vedevano in prima linea l’ANMB e dall’altra la FIDS, all’Estero la WDC contro la WDFS. Un periodo che debilitò sotto tutti i punti di vista la nostra nazione fino ai giorni nostri e poi coinvolse tutte le Nazioni per gli stessi motivi. In seno alla WDC si presentò una nuova strategia, che secondo le strategie politiche WDC, avrebbe salvato il Mondo: un gruppo di noti, sotto il nome prima di CIDI e poi di IDC si sostituivano al CIDS, che nonostante le sue tante pecche, aveva uno statuto condiviso e democratico e rappresentava realmente il professionismo italiano. A capo di tutta questo “epocale cambiamento” c’era la Arzenton Caterina, che da li a poco tra la sua esuberanza caratteriale e il suo modo di operare venne, in diverse occasioni “bocciata “ sotto tutti i punti i vista dall’Italia e in primis dall’Associazione Nazionale Maestri di Ballo, fino a quando non costituii una sua realtà, fatta a sua immagine, che si accodò alla nascita precedente di altre realtà note come : AIMB, IDSA e IMWD. Quindi, WDC fu molto d’accordo, per natura “economica” di fare di un’ANMB altre 4 organizzazioni riconosciute. Non mancarono le note “lettere aperte” di denuncia da parte di ANMB e dei suoi rappresentanti dell’epoca che non condividevano tale modo di fare. Non ci furono risposte, se non quelle di cercare di debilitare il potere numerico di ANMB. La stessa situazione si prolungò nel tempo fino a quando, nel 2017, si instaurò un rapporto di collaborazione e rispetto tra ANMB (con l’attuale Presidente Pietro Luigi Petracca), l’IMWD (con l’attuale Presidente Valentina Romano) e l’ISDA (con l’attuale Presidente Crhistian Bertini). Coalizione rappresentante la maggioranza nel neonato “Ufficio” (perché privo di ogni natura giuridica italiana) denominato NDC Italy. Allo stato dei fatti, dei documenti, delle vive esperienze dei nostri rappresentanti che hanno vissuto in prima persona, l’ attività del WDC ha poco se non nulla di democratico. Ma siamo stati nella “buona educazione” silenziosi anche di fronte a prese di posizione che sono commensurabili solo sotto la pratica dei “pieni poteri” che il Presidente WDC non mancava di esercitare in tutte le occasioni, ufficiali e non. Ma per noi, di fronte a queste “imposizioni dittatoriali” , alla imposizione della figura come “persona di fiducia” della Sig. Arzenton, che era stata “rifiutata” da ogni organizzazione italiana, di fronte a ogni nostra volontà di predisporre un confronto pacifico e democratico, ci accorgevamo che non eravamo graditi in quanto persone con un cervello, a capo di organizzazioni democratiche e di tutto rispetto, differenti da quelle che erano le idee strampalate dirette della persona di fiducia e del suo Presidente WDC, che per anni hanno tenuto poco conto dell’importanza delle organizzazioni, dei rispettivi rappresentanti e di tutti i Soci. In ANMB si sono susseguiti 4 presidenti, 7 consigli direttivi (circa 500.000 euro per difendere e promuovere la WDC in Italia); in IDSA dopo tanti anni di impegno e devozione insieme a IMWD con tutti i loro dirigenti e rappresentanti, ricevendo dalla WDC nulla, se non negazioni e imposizioni. Già all’epoca ci siamo resi conto che il problema non era solo italiano, ma accomunava tutte le nazioni all’interno della WDC. Tanto è vero che tali malcontenti echeggiavano nei corridoi dell’Assemblea WDC. Di fronte a tutto questo, nonostante l’impegno, l’Italia non ha mai ricevuto nessun beneficio, nessuna forma di rispetto se non quello di doverci allontanare da certi ambienti e da certe persone.

Nel 2017 l’ ANMB, l’IMWD e l’IDSA considerarono importante pensare al mondo del Ballo Italiano: nella sua complessità andava ristrutturato il tutto. Troppo tempo era stato perso in lotte interne e a sostenere il mondo internazionale. Fu in quel periodo che seduti allo stesso tavolo, cercammo di trovare soluzioni equilibrate e. determinanti per ridare fiducia al ballo e ai ballerini, nacquero significativi cenni di collaborazione, arrivando poi a consolidare un gruppo che compose NDC ITALY per 18 mesi dal Gennaio 2017. Finalmente l’Italia dialogava, collaborava.

Ma nel 2018 abbiamo attraversato un momento delicato, dove all’epoca il Presidente NDC ITALY Sig. Nino Romano, eletto democraticamente con voto di maggioranza, venne spinto alle dimissioni per non continuare a sottostare a poteri non democratici, i quali mettevano mano su progetti nazionali e continentali. Situazione che era diventata insostenibile per il Presidente NDC Italy in quanto per sottostare alla volontà del Presidente WDC, era giunto anche a dover andar contro alla maggioranza dell’epoca. Nell’ottobre del 2018 il Sig. Nino Romano si allontanò dalla posizione di Presidente NDC ITALY, divenendo il Primo fondatore della WDO attuale alternativa democratica e organizzazione che rappresenta il futuro della Danza Internazionale. Dal 2018 ad Assen (Olanda) in presenza di tutte le organizzazioni WDC italiane, il Presidente WDC nominava, in barba a tutte le regole democratiche, di fronte alla “protesta civile” della presente maggioranza, un nuovo Presidente NDC Italy, scelto tra chi poteva essere il più “confidenziale e maneggiabile con cura”. Avevamo la speranza che così non fosse, speranza nata e morta prima del previsto. In quel momento nella nostra “protesta civile” avanzammo la richiesta come maggioranza di evitare interferenze politiche WDC nella vita associativa italiana. Ma non cambiò nulla, anzi la legittima protesta indispettì ancor di più il volere dei poteri forti del WDC.

Geo-politica: il Mondo che non si riconosce più in WDC. Negli ultimi due anni, di fronte alla “mal politica” del WDC e del suo Presidente, migliaia di Insegnanti, Giudici e Competitori di tante differenti nazioni, si sono organizzate prima sotto l’egida del “Freedom to Dance”, poi in differenti organizzazioni, per poi annunciare al Mondo intero la nascita del World Dance Organization nota come WDO. Oggi centinaia di Campioni del Mondo, di noti insegnanti di fama internazionale e la maggioranza delle più prestigiose coppie in attività nel Mondo, sono testimoni, quanto noi, di come l’ambiente WDC sia compromesso e non praticabile da tutte le persone “libere” che godono dei diritti civili, da tutte le persone che hanno competenza e capacità, da tutte le persone che non rinunciano al rispetto del singolo e della collettività. In Europa la maggioranza dei Paesi membri, rappresentati da altrettante organizzazioni hanno intrapreso questo nuovo percorso, lasciando il WDC e soprattutto abbandonando alla deriva organizzazioni WDC nazionali, che ancora subiscono in silenzio, quanto la nostra Italia ha subito. In America i grandi insegnanti e organizzatori hanno già intrapreso un nuovo cammino, fuori dal WDC. In Asia, le storiche nazioni, che in passato collaboravano con WDC, i loro giudici e insegnanti, e le più importanti organizzazioni del Giappone, Cina, Korea, Indonesia, Tailandia, Taiwan e Malesisa hanno trovato opportunità internazionali migliori. Senza voler trascurare nessuno, molte organizzazzioni Russe, Estoni, Israeliane, Kazakistane, Lituane e del Canada hanno abbandonato il WDC per gli stessi motivi. Siamo a conoscenza dei fatti di ogni singola persona, di ogni organizzazione e di ogni nazione che ha subito la nostra stessa “brutta” esperienza in WDC. Oggi, non siamo solo noi ad aver sorretto una “croce” insostenibile, ma bensì una marea di persone, tutte accomunate da questi incresciosi fatti vissuti in WDC. Di fronte a tanto, riceviamo centinai di messaggi di solidarietà internazionale e di stima che non ci aspettavamo, ai quali rispondiamo che la “nuova Italia, finalmente libera, fatta di vero ballo e vera danza è pronta a dare il suo supporto e la totale collaborazione.

I fatti accaduti: Nella memoria collettiva scorrono ancora i piacevoli ricordi del Campionato del Mondo Amatori di Parigi (WDCAL). Un Mondiale che ha esordito con le giuste prerogative per la partecipazione di tante Nazioni. Un Mondiale che sarebbe diventato in poco tempo il punto di riferimento di tutti gli amatori. Ricordiamo i primi anni dove il pannello giudicante era composto, in rotazione, da tanti ex Campioni del Mondo, di ogni età e nazione, dai i migliori insegnanti del pianeta e di conseguenza le migliori coppie di amatori. Non conosciamo i motivi, sarò stato sicuramente l’ambiente “fiabesco di Disneyland”, ma la magia è durata forse uno o due anni: parte dei migliori insegnanti del mondo non vennero più considerati, parte delle nazioni ricevettero trattamenti poco consoni e poco rispettosi da parte dell’organizzazione, le coppie vennero meno. In breve del Campionato del Mondo che conoscevamo era rimasto ben poco, anzi il tutto si era consumato in un torneo amichevole della “scuderia Burns MBE” e dei suoi addetti ai lavori. In tutte le Assemblee WDC svolte in nostra presenza a Blackpool, nessuno poteva esordire con “non sono d’accordo”. La mutilazione assembleare era evidente. I pochi coraggiosi venivano censurati abilmente, con la messa in atto dei “pieni poteri” esercitata dal Presidium. Tutto doveva scorrere secondo le volontà dell’amministrazione. Tanti i “buoni motivi” ricercati nei “pieni poteri del Presidium, o meglio del Presidente” che non permettevano neanche di ascoltare o prendere in considerazione un’idea “diversa”. Questo è uno dei motivi che accomuna tantissime Nazioni, che hanno abbandonato la WDC. Riguardo al noto NDC Italy, ufficio senza nessuna valenza giuridica in Italia, nato come per tante nazioni, allo scopo di coordinare i membri WDC di Stati complessi come l’Italia, è per noi la creazione più “effimera” che sia stata mai messa in atto nel Mondo del Ballo. Un complesso modo di piegare la democrazia ai voleri WDC. Pertanto, le ultime due ultime elezioni dei rappresentanti NDC Italy si sono svolte nella piena consapevolezza che le maggioranze e la democrazia non contavano, tanto che l’Italia ha subito l’opportunismo del Presidente WDC. Per dare memoria ai fatti accaduti, nell’ultimo incontro ad Assen, per votare il Presidente NDC Italy, di fronte alla nostra consolidata maggioranza, il Presidente WDC corse ai ripari: oltre alle cinque organizzazioni italiane con diritto di voto (noi in evidente maggioranza numerica), il Presidente WDC invitò al voto ulteriori personalità (che nulla avevano di Italia e tanto meno di NDC Italy) di altre nazioni per avere prima la parità dei voti, poi la maggioranza. Per fare un’analogia, sarebbe assurdo pensare che i senatori della Repubblica Italiana siano votati dai cittadini dell’Olanda. Dove ha trovato queste regole dell’ultimo minuto? Ancora non è dato saperlo. Ma questo è solo un esempio di “potere assoluto” imposto di fronte a chi cercava attraverso elezioni democratiche, la legalità e la correttezza istituzionale. All’epoca il Mondo non era pronto per dire STOP a tutte queste prepotenze. Oggi le cose sono diverse. Per dover di cronaca, l’NDC Italy, in mancanza di Statuto e di riconoscimento dello Stato in cui opera, non ha nessun valore e oltretutto rivendichiamo, nelle opportune sedi, la proprietà del trademark. Sicuramente il nuovo NDC Italy, non può essere sotto la WDC, ma abbraccerà tutte le organizzazioni realmente libere, autonome e che rappresentano lo spirito della legalità, della partecipazione e della collaborazione.

Risvolto epocale: cosa succede ora? Semplicissimo. ANMB, IMWD e IDSA continueranno il loro percorso autonomo, ma manterranno vivo il rapporto di rispetto reciproco e di cooperazione di pari passo alle occasioni che si presentano e per il bene dell’Italia, che per il 99% ha scelto di uscire dal WDC. Congediamo la WDC in Italia, certi di aver fatto tutto e anche quello che non ci potevamo permettere a difesa della stessa, senza avere nulla in cambio senza il minimo supporto ricevuto. Pertanto, ringraziamo per la celerità della scelta di espellere le più grandi Organizzazioni Italiane. Ringraziamo per lo stesso, in quanto sapevate che saremmo andate via, avete avuto il “buon senso politico”, per la prima volta. Ma attenzione non fate molte di queste scelte perché a furia di tirare via i rami importanti, senza contare quelli che sono andati via da soli, rischiate che la pianta secca. Altre, anche più importanti organizzazioni internazionali sono disponibilissime ad abbracciare l’Italia, che da questa brutta storia ne esce più forte e vittoriosa di prima. Per concludere e per la buona pace del Presidente WDC Donnie Burns, del suo Presidium, della sua persona di fiducia, siamo certi che assisterete allo spettacolo di un’Italia che balla “liberamente” fuori dal WDC, in ambienti sicuramente seri, sani e degni del valore e dell’importanza della nostra Nazione. Sarete sicuramente felici di tornare in Italia, non da dirigenti, ma bensì come turisti: l’Italia, è conosciuta come il “bel paese”, è il simbolo della cultura, del patrimonio artistico e culturale, del patrimonio paesaggistico, del mare e dei monti, dei monumenti, dei musei e del buon cibo dove sicuramente avrete tanto da imparare. Tanto dovevamo.

Italia, lunedì 20 settembre 2021

Per il Consiglio Direttivo Nazionale ANMB – Associazione Nazionale Maestri di Ballo

f.to dal Presidente Nazionale Pietro Luigi Petracca

Per Consiglio Direttivo Nazionale di IMWD – Italian Master World Dance

f.to dal Presidente Nazionale Valentina Romano

Per il Consiglio Direttivo Nazionale di IDSA – Italian Dance Sport Association

f.to dal Presidente Nazionale Crhistian Bertini

 

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